Lo stadio non è solo uno spazio fisico, ma un caleidoscopio per osservare una pluralità di dimensioni di rilevanza architettonica, urbanistica, economica, antropologica, politica e artistica.
Il volume, che accompagna la prima mostra in Italia dedicata agli stadi (in programma al MAXXI, Roma, dal 30 maggio al 26 ottobre 2025), ne analizza la trasformazione nel tempo e nello spazio, attraverso un’inedita lettura comparata e interdisciplinare articolata in differenti registri di narrazione: interviste, saggi, progetti fotografici ed estratti antologici. All’attenzione dedicata agli stadi italiani e al dibattito in corso intorno alla loro modernizzazione si affianca l’analisi degli aspetti sociologici che caratterizzano queste strutture e i diversi pubblici che li frequentano. Una serie di saggi brevi indaga poi il rapporto tra lo stadio e le arti dalla fine dell’Ottocento a oggi. Completano il volume cinquanta schede dedicate ad altrettanti stadi, tra i quali impianti internazionali da quelli di Archibald Leitch alle strutture di Herzog & de Meuron passando per Tony Garnier, Frei Otto ed Eduardo Souto de Moura – e italiani, con progetti firmati tra gli altri da Pier Luigi Nervi, Vittorio Gregotti, Renzo Piano e Massimo Majowiecki.