In occasione delle celebrazioni per il suo bicentenario, il Museo Egizio di Torino ha inaugurato un programma di residenze d’artista, nell'ambito del quale artisti contemporanei sono stati invitati a dialogare con la collezione permanente del museo. Il percorso che ne è scaturito ha dato avvio a contro-narrazioni capaci di riconnettere la collezione alle sue origini, generando allo stesso tempo prospettive inedite e nuove memorie condivise.
Protagonista del primo capitolo è Ali Cherri, artista visivo e regista libanese, la cui ricerca intreccia archeologia, memoria e potere. Con l’opera Returning the Gaze ("restituire lo sguardo"), realizzata durante la sua residenza al museo, Cherri reinterpreta il tradizionale rapporto tra visitatore e reperti in mostra, invitando a riflettere sulle dinamiche di potere che influenzano la nostra percezione della storia e sul ruolo che gli oggetti del passato giocano nel presente.
Il dossier, con testi in doppia lingua (italiana e inglese), documenta e approfondisce il lavoro di Cherri, e, tramite il ricco apparato fotografico a firma di Nicola Dell'Aquila, ne mostra le fasi di realizzazione e l'allestimento finale.