Radicato e tenace, il mito di Ferrara "estense", piccola capitale di un grande ducato, ha varcato indenne secoli di storia, sopravvivendo alla lunga parentesi "pontificia" e giungendo ai nostri giorni ancora intatto nelle sue peculiari connotazioni dinastiche, politiche e culturali. Un fenomeno, quello del modesto dominio signorile divenuto stato principesco, capace di imporsi all'attenzione di tutta Europa grazie alla personalità, alla statura e alla raffinata sensibilità di una serie di duchi che seppero abbinare in maniera ineguagliabile, alla testa del loro piccolo regno, mecenatismo e arte del governo, diplomazia e sottile intelligenza politica e sociale. Un fenomeno che il libro di Werner L. Gundersheimer indaga attraverso una serie di momenti "topici" della Ferrara estense, capaci di illuminare sui caratteri e le linee guida di uno stile del potere del tutto unico anche nel pur ricco e variegato panorama dell'Italia rinascimentale.
Werner L. Gundersheimer si è laureato all'Amherst College e alla Harvard University, insegnando poi presso le università del Wisconsin e della Pennsylvania, la Johns Hopkins University, lo Swartmore College e la Tel Aviv University. Specializzatosi nell'ambito della storia europea fra Trecento e Seicento, ha prestato particolare attenzione alla realtà intellettuale, sociale e urbana di Italia e Francia, argomenti a cui ha dedicato un gran numero di saggi, studi e articoli, ricevendo, per la sua attività scientifica, prestigiosi riconoscimenti.