Con ventitré contributi di studiosi italiani e stranieri e più di duecento illustrazioni, il volume approfondisce le ricerche sulla figura di Giulio Romano e mette in relazione il geniale artefice di Palazzo Te con i grandi capolavori d'arte spagnoli, francesi, cechi e austriaci. L'opera costituisce inoltre un aggiornamento fondamentale sulla vita culturale alla corte di Mantova e sulla fortuna del Rinascimento italiano in Europa. Allievo di Raffaello a Roma, dopo il suo arrivo a Mantova Giulio Romano imprime con il suo stile poliedrico una profonda trasformazione nel campo dell’architettura e della decorazione, preparando il passaggio dal Rinascimento alla Maniera e al Barocco. Il suo capolavoro è Palazzo Te, ma i suoi disegni, o le copie dai suoi disegni, circolano per tutta l’Europa, e la sua influenza si avverte nella Spagna di Carlo V, a Salisburgo nel castello di Helbrunn, nella Stadtresidenz di Landshut... Ma non solo l’architettura è condizionata dalle novità introdotte da Giulio. I suoi disegni promuovono uno stile nuovo nell’oreficeria, nella decorazione, negli apparati e una schiera di allievi, di cui a volte è difficile cogliere la personalità, si muove attorno a Giulio, da Rinaldo Mantovano a Fermo Ghisoni, da Benedetto Pagni a Giovan Battista Bertani, fino al più grande, il Primaticcio.
Ugo Bazzotti si laurea a Padova in Storia dell'Arte Medioevale. Successivamente, alterna l'insegnamento di Storia dell'Arte nelle scuole superiori a incarichi sperimentali per il Ministero della Pubblica Istruzione; tra questi, un quadriennio di attività come ispettore presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Mantova. Nel 1995 vince il concorso di conservatore al Museo Civico di Palazzo Te, del quale diverrà poi direttore, assumendo al contempo la responsabilità dell'Ufficio Musei e Monumenti della città di Mantova. Svolge in parallelo attività di insegnamento, come professore incaricato, presso il Politecnico di Milano, Polo di Mantova, fino al 2007. Attualmente è docente alla Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici dell'Università Cattolica di Milano. E' socio ordinario e vicepresidente dell'Accademia Nazionale Virgiliana. Ha curato più di novanta pubblicazioni, dedicate in maggior parte alla Storia dell'Arte Mantovana e relative ad argomenti che si estendono dal Medioevo all'Ottocento.