I “Libri dei morti” sono i papiri che contengono le formule necessarie al defunto per affrontare le prove che lo attendevano nel viaggio che conduce all’Aldilà. Sono documenti archeologici importantissimi per lo studio dell’Antico Egitto, perché restituiscono, nei testi e nelle illustrazioni, informazioni preziose sulle credenze religiose, le tecniche di fabbricazione, la scrittura e le pratiche artistiche. Questo volume è il coronamento di un lungo percorso di restauro e ricomposizione di un papiro – i cui frammenti sono divisi tra il Museo Egizio di Torino e l’Institut français d'archéologie orientale del Cairo – appartenuto a Baki, uno scriba vissuto a Deir el-Medina, l’insediamento abitato dagli artigiani che si occupavano della realizzazione delle tombe dei faraoni nella Valle dei Re.
Con un’analisi a 360°, Sara Demichelis ed Elisa Fiore Marochetti ricostruiscono nel primo tomo il contesto in cui il papiro è stato prodotto, ne analizzano la fattura materiale, la scrittura, lo stile delle immagini e la scelta delle formule contenute al suo interno. Il secondo tomo ospita invece la riproduzione a dimensioni reale del papiro, del quale si può così apprezzare ogni dettaglio grazie al grande formato del volume.
L’opera è il terzo titolo della collana “Studi del Museo Egizio”, la serie di pubblicazioni di argomento scientifico pubblicata da Franco Cosimo Panini Editore insieme al Museo Egizio. Gli altri titoli della collana sono Asyut. The Excavations of the Italian Archaeological Mission(1906–1913) di Jochem Kahl, Alice Maria Sbriglio, Paolo Del Vesco e Marcella Trapani; e Mummie egizie di Torino, a cura di Elisa Fiore Marochetti e con testi di Rosa Boano, Bob Brier, Federico Cesarani, Elisa Fiore Marochetti, Giovanni Gandini, Maria Cristina Martina ed Emma Rabino Massa.