Da sempre l'uomo si interroga sulle proprie sorti. Che cosa sarà di me? A chi rivolgermi per avere una risposta che mi aiuti ad affrontare con fiducia il destino, o a corazzarmi in attesa del peggio? Proprio per rispondere a queste esigenze ogni epoca ha avuto i propri strumenti di divinazione. Nel Rinascimento ebbe particolare fortuna una specie di oracolo portatile – il libro di sorte – che comprendeva le domande e le risposte che più di frequente potevano assillare gli uomini del tempo. Nasce da questa tradizione il protagonista di questa ricerca di Silvia Urbini, un gioco di società riccamente miniato, scritto nel 1482 dal perugino Lorenzo Spirito Gualtieri e illustrato nel primo decennio del XVI secolo da pittori umbri gravitanti nell'orbita di Pietro Perugino e del giovane Raffaello. Il gioco fu accolto con particolare favore e divenne un effervescente fenomeno editoriale, con decine di edizioni a stampa sia in Italia che all'estero, scalate dal 1482 al 1577 e spesso di grande qualità artistica. Il prezioso manoscritto di Lorenzo Spirito Gualtieri, conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, è stato riprodotto integralmente da Franco Cosimo Panini Editore in una edizione in facsimile di cui il presente volume costituisce il commentario scientifico.
Con una nota di Susy Marcon, e oltre 130 illustrazioni in bianco e nero e a colori.