In questo volume, Sonia Cavicchioli indaga sui primi anni di ducato di Rinaldo d’Este, duca di Modena dal 1694 al 1737, uno dei periodi meno studiati della storia estense. Rinaldo è per lo più ricordato come un duca rigido e bigotto, che avrebbe imposto alla corte di Modena abitudini e costumi vicini a quelli della sua precedente vita ecclesiastica. La prima fase del suo ducato è però caratterizzata da un’intensa attività mecenatesca, promossa nonostante la difficile fase politica e storica vissuta da Modena. Si dedica per esempio alla decorazione del Palazzo Ducale, nel quale fa realizzare il salone d’onore e la prima camera dell’appartamento di facciata. La ricerca evidenzia la continuità dinastica nell’adozione di temi e pattern decorativi, facendo luce su alcuni momenti fondamentali del Seicento estense, finora lasciati in ombra dagli studi. Anche nello studio dei rituali celebrativi e delle “allegrezze”, i festeggiamenti a cui i signori di Antico Regime affidavano essenziali compiti di promozione, emergono documenti, finora sostanzialmente ignorati quando non ignoti, che documentano il notevole attivismo del duca e nel loro insieme sono la testimonianza della sua fedeltà al casato, evidente anche nell’espressione del gusto. Da queste pagine emerge quindi l’inclinazione a pensare in grande a cui Rinaldo, ultimo figlio di Francesco I d’Este, abitua chi consulti documenti e fonti del suo ducato.