“Man mano che i miei occhi si abituavano alla luce, i dettagli della stanza emergevano dall’oscurità: strani animali, statue e oro. Non avremmo mai sognato nulla del genere: una stanza – ma sembrava un intero museo – piena di oggetti.”
Quando nel novembre del 1922 Howard Carter entra nella tomba del faraone Tutankhamun, la soglia che varca non è solo fisica. Grazie a quella scoperta, che annulla la distanza temporale tra l’antico Egitto e l’epoca delle missioni archeologiche, il nome di Tutankhamun torna infatti a essere pronunciato dopo tremila anni. Avverando, nei fatti, le credenze religiose sulla base delle quali fu concepita, la tomba di Tutankhamun ha garantito al faraone una seconda vita, come simbolo dell’intera civiltà egizia.
Ma come è stato possibile?
Christian Greco – direttore del Museo Egizio di Torino dal 2014 – conduce i lettori in un viaggio che inizia con la riforma religiosa del faraone “eretico” Akhenaten ed esplora i grandi misteri legati a Tutankhamun – dalla sua ascendenza alle cause della morte – fino a indagare l’impatto che i favolosi oggetti ritrovati nella tomba hanno avuto sull’immaginario contemporaneo. Al centro, le incredibili vicende che hanno portato Howard Carter al ritrovamento della tomba, il lavoro archeologico grazie al quale gli oggetti diventano reperti, il ruolo dei mass-media e della politica, l’impatto che Tutankhamun ha avuto su tutto il Novecento.
L’analisi sfaccettata e approfondita della scoperta archeologica che ha cambiato il mondo.
Niente è più vivo dell'Antico Egitto, che ancora oggi ci racconta così tanto, dalle mistiche rive del Nilo, dai suoi tesori sparsi per il mondo, come dalle pagine del libro di Christian Greco.