La grande Bibbia in due volumi conservata dal 1657 presso la Biblioteca Apostolica Vaticana si distacca nettamente dall'idea classica di codice miniato. Da un lato le sue dimensioni, cm 44,2 x 59,6, e il numero dei fogli, 482 nel primo volume e 622 nel secondo, ne fanno un'opera particolarmente ingombrante, destinata a un sontuoso leggio "da esposizione" più che a una consultazione quotidiana; dall'altro le trentacinque grandi scene miniate che ornano gli incipit dei singoli libri biblici si presentano non già come semplici miniature bensì come vere e proprie opere di pittura incorniciate in un prezioso passepartout pergamenaceo. Più che di un semplice libro, dunque, si può parlare di un particolarissimo monumento alla grandezza di un principe, Federico da Montefeltro, Duca di Urbino, che fece della capitale del suo ducato un centro nevralgico del Rinascimento italiano. La Bibbia, destinata ad essere il più bel codice della biblioteca di Federico, fu scritta da Ugo Comminelli da Mézières e decorata a Firenze nel breve arco di due anni (1477-1478) da Francesco di Antonio del Chierico, miniatore allora all'apice della fama, e da altri illustri nomi della storia della miniatura come Attivante degli Attavanti, Francesco Rosselli e Davide Ghirlandaio, fratello del più noto Domenico. Attraverso questi artisti, confluisce nelle miniature della Bibbia il patrimonio ricchissimo della cultura figurativa del Quattrocento fiorentino.
Il volume di Commentario al Codice, pubblicato a complemento della prestigiosa edizione in facsimile edita da Franco Cosimo Panini Editore, si propone di introdurre il lettore al contesto storico e artistico nel quale questa Bibbia sfarzosa e monumentale fu concepita e realizzata. Nel primo volume - dopo un'introduzione di Sua Eminenza Jean-Louis Tauran, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa, e un saggio introduttivo di Ambrogio M. Piazzoni, Viceprefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana - vari studiosi specializzati illustrano, con una serie di Saggi, i seguenti argomenti: Federico da Montefeltro (Gino Benzoni); La Biblioteca di Federico in relazione alla Bibbia urbinate (Antonio Manfredi); La miniatura del Rinascimento a Firenze (Mark Evans); Pittori e miniatori per la Bibbia urbinate (Giovanni Morello); Il copista Ugo Comminelli (Paolo Cherubini); Le vicende della Bibbia di Urbino (Louis Duval- Arnould); Gli studi sulla Bibbia urbinate (Paolo Ceresa). Nel secondo volume, un ampio ed esauriente regesto di Schede descrittive, compilato da Francesca Manzari, dà conto partitamente delle singole miniature, mentre Sabrina Magrini fornisce una esauriente scheda codicologica della Bibbia e Lucia Castaldi studia con ineccepibile competenza paleografica le caratteristiche del testo.
A cura di Ambrogio M. Piazzoni. Saggi di Gino Benzoni, Luvia Castaldi, Paolo Ceresa, Paolo Cherubini, Louis Duval-Arnould, Mark Evans, Sabina Magrini, Antonio Manfredi, Giovanni Morello, Ambrogio M. Piazzoni, Jean-Louis Tauran. Schede di Francesca Manzari.
Due volumi rilegati in cofanetto con sovraccoperta stampata a 4 colori:
Vollume primo
pp. 216;
82 illustrazioni a colori
Volume secondo
pp. 208;
41 illustrazioni a colori