Dopo essere stato punito dal suo signore per avere osato recarsi in pellegrinaggio alla tomba di San Marco, uno schiavo giace riverso al suolo, mentre dal cielo, in uno scorcio acrobatico, piomba sulla folla l'evangelista protettore di Venezia, spezzando tra lo stupore degli astanti gli strumenti del martirio. Con la stessa violenza con cui un fiotto accecante di luce illumina il momento culminante del miracolo irrompe così sulla scena artistica veneziana, a soli trent'anni, il genio folgorante di Jacopo Tintoretto, che con questa tela, collocata nell'aprile 1548 nella Sala del Capitolo della Scuola Grande di San Marco e oggi alle Gallerie dell'Accademia, entra definitivamente a far parte della ristretta cerchia dei protagonisti della pittura del tempo. Roland Krischel ricostruisce in questo saggio la genesi, la committenza, il contesto storico-sociale e le complesse ascendenze di ordine artistico e iconografico all'origine del capolavoro, illustrando il clima di interesse e di curiosità ma anche di accesi contrasti suscitato dall'opera e sottolineando l'eccezionale carica innovativa del dipinto e la portata rivoluzionaria del messaggio tintorettesco, capace di rinnovare radicalmente non solo il linguaggio figurativo lagunare ma gli stessi canoni della pittura italiana del Rinascimento.
Roland Krischel, nato nel 1961, è Conservatore del Dipartimento di Arte Medievale del Wallraf-Richartz-Museum di Colonia. Il ventaglio delle sue pubblicazioni spazia dalla pittura del tardo Medioevo a Colonia al Rinascimento italiano fino all'arte americana del XX secolo. Uno dei punti focali della sua attività scientifica è da tempo l'arte e la storia della cultura di Venezia, e in particolare la figura di Jacopo Tintoretto, a cui Roland Krischel ha dedicato varie monografie e numerosi contributi.